È necessario essere flessibili per fare yoga? La verità che nessuno ti dice!

Ah, lo yoga. L’arte millenaria che promette pace interiore, un corpo armonioso e, diciamolo, quella foto perfetta su Instagram in cui sembri un pretzel umano. Ma ecco la domanda che ti trattiene dal provare: “Devo essere flessibile per fare yoga?”

Spoiler: la risposta è no.
Ma se hai due minuti, lascia che ti spieghi perché questa idea è la più grande bugia che ci raccontiamo (insieme a “inizierò la dieta lunedì”).


La verità sullo yoga e la flessibilità

Pensare che devi essere flessibile per fare yoga è come pensare che devi saper suonare il piano prima di prendere lezioni di musica. Non ha senso, vero? Lo yoga non è una competizione di ginnastica artistica né una gara per vedere chi riesce a toccarsi le punte dei piedi senza svenire.

In realtà, lo yoga è un viaggio personale. Se non riesci a piegarti come un contorsionista, sei esattamente dove devi essere: all’inizio del tuo percorso.


Allora, a cosa serve la flessibilità?

La flessibilità è un effetto collaterale della pratica, non il punto di partenza. È come allenarti per correre una maratona: non ti aspetti di correre 42 km al primo tentativo, no? Con il tempo, i tuoi muscoli si allungheranno e scoprirai di avere più mobilità di quanto pensassi.

Ma sai una cosa ancora più importante?
Lo yoga non riguarda solo il corpo. Anche se ti limiti a stare seduto sul tappetino, respirare profondamente e cercare di calmare la mente, stai già facendo yoga.


Ma se sono rigido come un tronco?

Benvenuto nel club! Se ogni volta che ti pieghi senti un “crack” e pensi di avere 90 anni invece dei tuoi (ehm, quanti sono?), non preoccuparti. Ci sono posizioni yoga adatte a ogni livello di rigidità.

Ad esempio:

  • Il cane a testa in giù può diventare il cane a “guardo un po’ in avanti e faccio del mio meglio”.
  • La piega in avanti? Tocca le ginocchia, se riesci. Se no, tocca l’aria davanti a te. Anche quello va bene.

E poi ci sono i props, i tuoi migliori amici: blocchi, cinture, cuscini e, se proprio serve, il supporto morale del tuo gatto.


Lo yoga è per tutti (anche per te)

Se c’è una cosa che lo yoga insegna, è che non importa da dove inizi, importa che inizi. Non c’è un esame di ammissione, né un test di flessibilità. Ciò che conta è che ti presenti sul tappetino con la voglia di scoprire qualcosa di nuovo su di te.

E la verità è questa: il tuo corpo non ha bisogno di piegarsi in due per trovare benefici. Lo yoga ti aiuta a sentirti meglio, a rilassarti, a respirare più profondamente e, perché no, a ridere di te stesso quando cadi dalla posizione dell’albero.


Flessibilità mentale: il vero segreto

Mentre i tuoi muscoli si allungano gradualmente, scoprirai che lo stesso accade alla tua mente. Diventi più paziente, più gentile con te stesso e con gli altri. E questa, amico mio, è la flessibilità che conta davvero.


In conclusione: prova, e basta

Non aspettare di diventare flessibile per iniziare a fare yoga. Inizia oggi, così come sei. Con le tue ginocchia che scricchiolano, la tua schiena rigida e la tua curiosità.

Alla fine, lo yoga non è mai stato un esercizio per il corpo, ma un dono per l’anima. E sai una cosa? Anche tu meriti quel dono.

Namasté! 🙏