Un Viaggio alla Scoperta di Noi Stessi (con i Capelli Disordinati)
Immaginatevi questa scena: arrivate in una sala yoga piena di gente impeccabile. Pantaloni attillati, tappetini abbinati alla borraccia, capelli raccolti in acconciature da passerella. E poi ci sono io, che arrivo con un tappetino usato (magari pure macchiato), i capelli che sembrano aver avuto una rissa con il vento, e la flessibilità di una tavola da surf. Eppure, sapete una cosa? Non mi interessa. Sono qui per fare yoga, non per sfilare in passerella.
Lo Yoga tradizionale, quello autentico, non è mai stato pensato per essere uno show. Non c’è bisogno di essere giovani, belli, scolpiti o aggraziati per praticarlo. Eppure, oggi, sembra che questa disciplina millenaria sia diventata una sorta di audizione per entrare in un film di Bollywood, dove l’apparenza conta più dell’essere. Ma la vera domanda è: che cosa stiamo cercando quando pratichiamo yoga? Stiamo cercando di essere o di apparire?
La Perfetta Imperfezione dello Yoga Tradizionale
Vi siete mai chiesti perché, quando cerchiamo “yoga” su Instagram, ci ritroviamo davanti a foto di corpi scolpiti che fanno acrobazie degne di un contorsionista? Ma chi l’ha detto che lo yoga debba sembrare un circo? Il vero yoga è una pratica per il cuore e la mente, non per l’algoritmo dei social. Ci hanno fatto credere che per fare yoga bisogna essere flessibili e perfetti, ma non è così. Lo yoga è per chi è rigido (sia nel corpo che nella mente), per chi ha bisogno di ritrovare il proprio equilibrio (e non parlo solo di quello sulla testa), e per chi è disposto a mettersi in gioco anche quando non si sente all’altezza.
Chi Siamo Senza la Maschera dello Yoga Perfetto?
Ecco un esperimento: la prossima volta che ci si srotola sul tappetino, chiediamoci questo: “Sto facendo questa posizione per entrare in contatto con me stesso o per avere qualcosa da postare su Instagram?” Lo so, sembra una domanda provocatoria, ma a volte ce n’è davvero bisogno. Lo yoga tradizionale è un viaggio interiore, un modo per esplorare il nostro sé più autentico. Chi siamo quando nessuno ci guarda? Chi siamo quando non cerchiamo di essere approvati dagli altri?
Dimentichiamoci la performance. Dimentichiamoci la competizione. Lo yoga è un atto di amore verso sé stessi, anche quando ci troviamo in una posizione imbarazzante, con il sudore che cola e i pantaloni della tuta che stringono un po’ troppo. È in quei momenti che si scopre il vero potere dello yoga: accettare se stessi così come si è, senza il bisogno di apparire diversi.
Lo Yoga per Chi Ha il Coraggio di Essere Se Stesso
Allora, che ne dite di ribellarci a questa tendenza? Che ne dite di praticare uno yoga autentico, un yoga per essere e non per apparire? Che ne dite di portare il disordine, l’imperfezione e l’autenticità sul tappetino? Non c’è bisogno di essere “bravi” a fare yoga; c’è solo bisogno di essere presenti. Non c’è bisogno di essere giovani, belli o scolpiti; c’è solo bisogno di essere veri.
Alla fine, lo yoga non è per chi sa toccarsi le dita dei piedi senza piegare le ginocchia (anche se complimenti a chi ci riesce). Lo yoga è per chi ha il coraggio di incontrarsi lì, sul tappetino, con tutte le proprie imperfezioni, i propri capelli disordinati e il cuore aperto. Ed è proprio in quei momenti, quando smettiamo di cercare di apparire e iniziamo semplicemente a essere, che accade la magia.